Un posto al Sole: Andrea Arata


E' il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere in squadra. Un suo compagno di recente ha detto di lui: "E' il migliore in tutto quello che fa e rimane umile", perfetta fotografia di Andrea. 

Con lui il Basket Sole sulla parola ha sottoscritto un contratto 4+4, come si fa per gli appartamenti, nella speranza che la convivenza sia la più proficua possibile. La carta d'identità assicura che da un pezzo non si tratta più di un Under, ma quando lo vedi giocare, ti viene il sospetto che il suo documento sia falso.


Giocatore di notevole intelligenza cestistica, sa valorizzare come pochi i compagni, oltre a mettere grande ordine nell'azione. 
Ogni tanto gli concedono la licenza di giocare playmaker e, vedendolo esibirsi a portar palla, spesso trovare le differenze con gli specialisti del settore è davvero difficile.

La società vorrebbe fare di Andrea il suo Dino Meneghin: avanti dritto fino a 40 anni, poi si ridiscuterà il contratto.

- Nome: Andrea

- Cognome: Arata

- Soprannome: Tetzu


- Perchè questo soprannome: mi è stato dato da Filippo Rizzi durante un allenamento di C2, al tempo nel motomondiale correva il mio "cugino giapponese" Tetsuya Harada


- Il tuo idolo del basket: Kobe "black mamba" Bryant


- Perchè giochi nel Basket Sole? Perchè mi hanno tanto corteggiato, mi hanno fatto sentire importante per il loro progetto

- A cosa non rinunceresti mai? Agli amici

- Cosa ti da più fastidio in genere? Il fumo e la disonestà

- Cosa ami del basket? Il fatto che sia un gioco "difficile", per poterci giocare bisogna essere capaci, non è alla portata di tutti come potrebbe essere il calcio

- Cosa cambieresti del basket? Preferirei che gli arbitri fossero un po' più elastici in alcune decisioni

- A chi devi dire grazie in genere? Beh, ovviamente ai miei genitori in primis

- Dove non ti troveremo mai? A riscuotere una grossa vincita al superenalotto, non sono tanto fortunato!

- Il più grande giocatore con cui hai giocato? Ho avuto avversario Kobe Bryant quando lui giocava nelle giovanili di Reggio Emilia durante la finale regionale del campionato propaganda. Come compagno direi Enzo Bigot, da lui ho imparato molto del gioco della pallacanestro

- Cosa non manca mai nel tuo frigorifero? L'acqua rigorosamente frizzante, per il resto ha molti vuoti il mio frigorifero!

- La più grande vittoria? Stagione 2002/2003 di C2, ultima partita a Cervia, avevamo bisogno di 2 punti per salvarci e loro di 2 punti per essere nelle prime 4 per i playoff, alla fine qualche giocatore è scoppiato in lacrime per la vittoria e la salvezza

- La più grande sconfitta? L'inferno di Cento, serie D 2005/2006: 96 a 27 alla fine

- Dove ti troveremo tra 30 anni? A guardare qualche partita di basket con i miei nipotini