ELOGIO DI LEO MITRAGLIA

34 PUNTI IN UNA SOLA PARTITA: AL BASKET SOLE MAI NESSUNO COME STELLATO, SUPER BOMBER, MA SOPRATTUTTO PREZIOSO UOMO-SQUADRA

 Leonardo Stellato

PIACENZA - 15, 21, 28, 33, adesso 34: non sono i numeri da giocare al lotto, ma alcuni dei punti di Leonardo Stellato nelle ultime partite del Basket Sole. Questo è l'elogio di Leo Mitraglia, danzatore del parquet, cestista elegante e armonico. Ma pure di una praticità esaltante e disarmante, a seconda se è dalla tua parte, oppure se prende di mira il tuo canestro.
Stellato è alla sua seconda esperienza nel Basket Sole. La prima, positiva, due anni fa, quando diede una sostanziosa mano a chiudere in maniera convincente la regular season. Se il primo Stellato meritò un 8 in pagella, allo Stellato 2.0 va indirizzato un rotondo 10 con lode, senza se e senza ma.
Stellato non è uno che arriva in qualsiasi squadra e fa canestro così come se fosse un atto dovuto. Stellato arriva in un club e, subito, dimostra il suo più grande pregio: si cala nel contesto, sforzandosi di diventare il più possibile funzionale alla squadra. Perché Stellato (parte ogni volta da Reggio Emilia) non si fa ogni volta 190 chilometri di autostrada per venire a farsi bello a suon di percentuali luccicanti e poi tornare a casa.
Stellato arriva lì, a diventare il cecchino della squadra, dopo un percorso, sostenuto e condiviso da allenatore e squadra. Che lo supportano, ne condividono il modo di essere e di operare e lo aiutano a diventare Leo Mitraglia. E Leo, alla fine, divide tutto con lo spogliatoio, gloria, complimenti e derivati. Pure le incazzature tipo quella della sconfitta di Borgotaro.
Tutti vedono Leo Mitraglia. Invece, solo chi è dietro le quinte può apprezzare fino in fondo Leonardo Stellato, giocatore che si sbatte e si batte per la squadra, né più né meno di qualsiasi altro suo compagno.
L'altro giorno a Castel San Giovanni ne ha infilati 34: nessuno mai nella storia del Basket Sole era salito così in alto. Un 34 suo orgoglio e pure della squadra, che crede in lui, che di lui si fida. E che non ha problemi a sbattersi in difesa per il suo inventore di canestri. Una squadra che non si tira indietro per spostare un pianoforte che poi Leo suonerà in maniera sublime.
Alla prossima mitragliata. Affrancandosi per un attimo dalla maglia del Basket Sole, perché Stellato, artista del canestro, è un patrimonio di tutti gli esteti della palla a spicchi.