SOLE IN SPIAGGIA: SALSOMAGGIORE SBANCA IL PALASPORT

PROFONDO ROSSOBLU': E' LA PEGGIOR PROVA DELLA STAGIONE

BASKET SOLE-SALSOMAGGIORE 76-88
(24-33; 43-53; 55-69)
BASKET SOLE Ciuti 8, Poggi 9, Lucev 2, S.Sebastiani 10, Arata 8, A.Sebastiani 3, Rancati 5, Cornelli ne, Azzali 10, Ponzi 4, R.Mori 15, Bernardi 2. All. Cavagnoli.

PIACENZA - Il Basket Sole si prende una giornata di vacanza. E Salsomaggiore, super ispirato dal perimetro, ne approfitta fino in fondo, sbancando il Palasport di Largo Anguissola. Proprio nel momento in cui sembravano esserci buoni presupposti per un salto di qualità, ecco spuntare la peggior prova della stagione, di fronte all'ultima in classifica.
Se nel basket non hai voglia di soffrire in difesa, non vai da nessuna parte. E il primo comandamento della dea canestria fotografa alla perfezione la peggior partita stagionale di una squadra per niente disposta al sacrificio sotto al suo canestro, che si adegua ai ritmi degli avversari. La gara è un perenne inseguimento a un Salsomaggiore che gioca una signora partita. Ma questo certamente non basta per spiegare interamente un risultato che chiamerà la squadra a un profondo esame di umiltà.
Mai generalizzare. E, allora, salutiamo con immenso piacere il ritorno a ottimi livelli di Riccardo Mori, che s'è battuto come un leone, trovando un'eccellente serata a livello personale, dopo diverse settimane lontano dal campo a causa di un infortunio.
Avvio illusorio: il Basket Sole vola sul 7-2. Sarà quello l'unico vantaggio di una serata che ben presto si rivelerà sempre più difficile. Salso comincia a mitragliare dal perimetro. Lo farà per tutta la partita, senza che i rossoblù riescano a trovare un solo accorgimento tattico per contenere la serata di grazia degli ospiti.
E' sconfitta - pesante - sul piano tattico. Perché il Basket Sole all'improvviso si dimentica di far leva sul suo pregio principale: la difesa. Facendosi sistematicamente battere sul primo palleggio, incapace di far valere nel pitturato chili e centimetri in quantità nettamente superiore agli avversari, meritevoli di sinceri complimenti per una vittoria che li rilancia nella volata salvezza.
Il resto è una partita giocata a testa bassa da una squadra quasi completamente irriconoscibile, lentamente inghiottita dalle sabbie mobili dei suoi errori, piccoli e grandi. Così, ecco un poderoso calcio al secchio del latte faticosamente munto nelle ultime settimane. Due, tre passi indietro, con un'autentica mazzata su morale e autostima. Lunedì si torna in palestra. L'obiettivo sarà quello di trasformare questa autentica lezione di umiltà in un prezioso insegnamento per il futuro a breve e a medio termine. Chi crede ancora in un campionato da protagonista, saprà senz'altro come comportarsi.