I FANTASTICI OTTO!

ORGANICO ALL'OSSO,  MA TANTA TESTA E ALTRETTANTO CUORE: COSI' IL BASKET SOLE PASSA A PARMA



DUCALE PARMA-BASKET SOLE 47-54
(13-12; 20-28; 30-36)

BASKET SOLE Colombani 6, Poggi 9, Cornelli, Arata 2, A.Sebastiani 4, R.Mori 14, Azzali 19, Gelmini. All. Cavagnoli.

PARMA - Nella giornata a priori più difficile della sua stagione, il Basket Sole rialza prepotentemente la testa e supera la Ducale, stoppando così a quota tre le sconfitte consecutive. Soltanto otto i ragazzi a disposizione di coach Cavagnoli, costretto a dover fare i conti con qualcosa come nove assenze.
Tanto cuore, tanta testa e gambe mettono le ali ai rossoblù, che al PalaPadovani esibiscono la prestazione più apprezzabile della stagione per intensità e fame di vittoria. E' il trionfo dello zoccolo duro, di una difesa tosta, lucida e determinata fino in fondo, nonostante rotazioni limitatissime.
Parte meglio la Ducale, che conquista una manciata di punti di margine. Ma il Basket Sole è in giornata e lo dimostra ben presto. Azzali diventa il re del pitturato, monetizzando alla grande gli ottimi assist dei compagni. Colombani in regìa distribuisce gioco con sicurezza, mentre Riccardo Mori confeziona canestri di alta qualità. Così, i rossoblù recuperano, arrivano al primo intervallo con un ritardo minimo, per poi piazzare un convinto sorpasso.
Con allungo incorporato: +12 (28-16), anche +13 (33-20), blindando il proprio canestro e trovando via via sempre più convinzione. La Ducale, comunque, non molla e lentamente rosicchia buona parte del ritardo. La grinta di Andrea Sebastiani è un esempio ben presto imitato dai compagni. Gelmini e Cornelli si battono come leoni, mentre diventa sempre più preziosa l'esperienza di capitan Arata. Poggi recupera palloni in grande quantità e i rossoblù difendono coi denti qualche punto di margine.
Fino a un guizzo che li riporta a +12: 46-34. E' fatta? Macchè. I parmensi hanno ancora risorse e le impiegano bene, tenendo viva la contesa fino alla fine, ritornando ancora a -6. Ma il Basket Sole non ha paura di vincere, si chiude ulteriormente a difesa del suo canestro e taglia a braccia alzate il traguardo. Stremato. Dando una notevole dimostrazione di forza.
Otto uomini bastano per espugnare un campo difficile, per riaccendere un cammino che nel girone di ritorno cominciava a dare segnali di cedimento. Torna la vittoria dopo oltre un mese. Ritorna la piena consapevolezza di mezzi in grado di poter dire molto in questo girone.
E la classifica adesso è di nuovo puntellata. Anche se l'immagine più indelebile della serata non è rappresentata dai numeri, ma dalla robusta dimostrazione di non arrendersi mai, nonostante inquietanti difficoltà di partenza.