ARATA, UN PO' DANILOVIC, UN PO' MC ADOO


A BORGOTARO IL CAPITANO REGALA MAGIE E GESTI ATLETICI DI GRAN QUALITA'

E' valso la pena sfidare una fitta nevicata all'andata e un'autentica bufera bianca al ritorno. Nonostante la sconfitta, è stata una serata ugualmente memorabile per il Basket Sole. E' valso la pena per ammirare i gesti atletici di Andrea Arata, capitano e trascinatore dei rossoblù, capace di riportare alla memoria dei cestisti non più giovanissimi epiche pagine della pallacanestro nazionale.
Durante la tiratissima gara contro la Valtarese, ecco il capitano tuffarsi insieme a un avversario alla caccia del pallone. Proprio come fece Bob Mc Adoo nella finale scudetto del 1989 tra Livorno e Milano. Un gesto ancora oggi indelebile nei ricordi.
Ma non finisce qui. Nel tempo supplementare, col Basket Sole sotto di 4 punti, ecco un memorabile gioco da 4 punti di Arata: tiro da tre realizzato, con fallo subito. E tiro libero infilato. Per una nuova parità. Arata come Danilovic, autore di un gesto tecnico che segnò la finale scudetto del 1998. Nella gara decisiva contro la Fortitudo Bologna Danilovic realizzò, a 16 secondi dalla fine della gara, un tiro da tre subendo il fallo di Dominique Wilkins, realizzando poi il tiro libero aggiuntivo. La Virtus era in svantaggio di 4 punti e con quella giocata impattò la gara, raggiungendo il tempo supplementare in cui Danilovic realizzo' le giocate decisive che portarono al titolo.




Dall'alto: un primo piano di Andrea Arata, Bob Mc Adoo, Sasha Danilovic nel leggendario tiro da 4 e, sopra, Arata in volo a Borgotaro.