DOPO DUE SCONFITTE CONSECUTIVE, SERVE ORGOGLIO PER RIALZARE LA TESTA
PIACENZA - Il momento è di quelli che invitano a profondi sospiri. Zero vittorie esterne fin qui in campionato, due sconfitte consecutive: giovedì (palla a due alle 21.30) il Fulmine Rosa porta a Mirandola una crisi oggi più di numeri che di gioco.
Se è vero, come è vero, che sia a Fidenza che la settimana scorsa a San Lazzaro di fronte ai Tigers Parma la squadra s'è battuta fino in fondo, sfiorando il successo contro la Fulgor e restando in partita almeno per 39 minuti di fronte alle ducali.
A Mirandola la squadra di Lavezzi e Scherz si troverà di fronte un quintetto assetato di punti, attualmente penultimo in graduatoria, con una sola vittoria a fronte di quattro sconfitte.
Per il Fulmine Rosa, insomma, una missione tutto fuorché impossibile, dove servirà quel sangue freddo però fin qui troppo spesso venuto a mancare nei momenti chiave del match.
Si riparte da un cuore immenso e da una sconfinata volontà di non arrendersi mai. Con la consapevolezza che però, per chiudere il cerchio, servirà maggiore precisione nella metà campo altrui, oltre ad una drastica riduzione degli errori gratuiti. Forza!
PIACENZA - Il momento è di quelli che invitano a profondi sospiri. Zero vittorie esterne fin qui in campionato, due sconfitte consecutive: giovedì (palla a due alle 21.30) il Fulmine Rosa porta a Mirandola una crisi oggi più di numeri che di gioco.
Se è vero, come è vero, che sia a Fidenza che la settimana scorsa a San Lazzaro di fronte ai Tigers Parma la squadra s'è battuta fino in fondo, sfiorando il successo contro la Fulgor e restando in partita almeno per 39 minuti di fronte alle ducali.
A Mirandola la squadra di Lavezzi e Scherz si troverà di fronte un quintetto assetato di punti, attualmente penultimo in graduatoria, con una sola vittoria a fronte di quattro sconfitte.
Per il Fulmine Rosa, insomma, una missione tutto fuorché impossibile, dove servirà quel sangue freddo però fin qui troppo spesso venuto a mancare nei momenti chiave del match.
Si riparte da un cuore immenso e da una sconfinata volontà di non arrendersi mai. Con la consapevolezza che però, per chiudere il cerchio, servirà maggiore precisione nella metà campo altrui, oltre ad una drastica riduzione degli errori gratuiti. Forza!